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RIVAZZA COLLI D’IMOLA DOC BARBERA FRIZZANTE
La Barbera frizzante di “Fattoria Monticino Rosso” è un connubio perfetto tra tipicità del vitigno e territorio. Un vino vivace e spumeggiante, immediato, molto versatile quando ci si siede a tavola, ma che nasconde un’eleganza discreta, data da un’attenta selezione delle uve fatta in vigna.
Degustazione
Il colore di un vino dice tutto della sua qualità, nel caso di questa Barbera, fin dal primo sguardo conquista con la bellezza del suo rosso rubino, arricchito da piacevoli sfumature violacee. In fase di apertura si offre con eleganza: fragoline di bosco e ribes si mescolano a scie speziate, a cui fanno eco pepe nero e ginepro. Poi è la parte fruttata ad emerge con vigore ed ecco nuove sensazioni di prugne, marasche e ciliegie, intrecciate a ventate di menta. Intenso e persistente con chiusura di rose e viole.
Al palato è ricco, ampio, caratterizzato da grande vivacità; la carbonica è sottile, di buona intensità. Le bollicine danno vita ad una spuma cremosa che rende il vino perfetto come compagno di abbinamenti per la tavola di tutti i giorni, dal pesce alla carne. Un sottile tannino prolunga il piacere di ogni sorso fino a diventare una carezza sottile. Intenso e persistente, chiude lungo, con ritorni di ribes.
Riconoscimenti
Marasche, bacche verdi, ciliegie, fragoline di bosco, ribes rossi, sfumature di menta, prugna selvatica, viole, rose, geranio.
Abbinamenti
Affettati, pasta fresca con ragù, pasta ripiena con sugo di pesce, risotti, grigliate di pesce, zuppe di pesce e d’orzo, formaggi media stagionatura, uova al tegamino con tartufo, finocchiona, prosciutto di Parma e tigelle. Ottimo anche con arrosti di carni bianche.
Consigli per il servizio
Temperatura di degustazione: 8 –10°C in calici ampi per vini giovani e freschi.
La Barbera è uno dei vitigni più coltivati nella penisola italiana. Le sue caratteristiche di grande freschezza la rendono perfetta per la ricca e grassa cucina della Romagna, dalla pasta fatta a mano, fino ai più pregiati salumi di mora romagnola.
I grappoli appena vendemmiati vengono portati subito in cantina, nella zona adibita alla ricezione delle uve, dove tramite una spremitura soffice, con l’aiuto di una moderna pressa sottovuoto che lavora in assenza di ossigeno, si ottiene il mosto fiore.
È stata scelta questa singolare tecnica di separazione del mosto fiore dalle bucce con l’aiuto del sottovuoto, per ridurre al minimo lo stress meccanico causato al chicco durante la spremitura. Normalmente il mosto viene separato dall’acino con un’azione meccanica attraverso lo schiacciamento dell’uva. Con l’ausilio di questa moderna macchina invece, il mosto fiore viene separato dal chicco, lasciando integra la buccia dell’acino, per effetto del sottovuoto.
Un altro aspetto fondamentale è che tutto questo processo di estrazione lo facciamo in assenza di ossigeno. Questa situazione è importantissima, perché con un sistema totalmente naturale impediamo ogni inizio di ossidazione del nostro mosto fiore.
Finito questo cruciale ciclo di lavorazione, detto pressatura soffice, portiamo il mosto fiore ad una temperatura controllata di circa 5 C°, per favorire e accelerare la separazione naturale delle parti solide pesanti presenti nel mosto: nell’arco di qualche ora il mosto diventa limpido per decantazione. Al termine della decantazione, andiamo ad effettuare il primo travaso, per poi passare alla fase di fermentazione alcolica. In seguito si procede con la rifermentazione naturale con Metodo Charmat lungo in autoclave a 18° C.
IMMAGINI DI BARBERA
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