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8VENTI vino da uve stramature
La Malvasia è uno dei più antichi e pregiati vitigni d’Italia e soprattutto nella versione passito, già famosa ai tempi della dominazione araba della Sicilia. E noi, alla Fattoria Monticino Rosso ci teniamo alla tradizione, perciò abbiamo deciso di produrre un passito da Malvasia, che qui nelle nostre colline incontra condizioni uniche, grazie alla comparsa della muffa nobile. La nostra Malvasia passito, infatti, nasce solo nelle annate dalle condizioni perfette, con i grappoli migliori lasciati ad appassire sulla pianta e poi raccolti quando sono stati attaccati dalla botrytis..
Degustazione
Il colore è oro zecchino, quasi ambrato. Il bouquet è denso di profumi, tra cui frutta candita, mandorle e nocciole immerse nel miele, con un sottofondo di erbe medicinali, date dalla botrytis.
Un leggero guizzo di agrumi anticipa sensazioni più calde e sensuali di spezie e frutta in confettura. L’estrema chiarezza di espressione del bouquet è la sua caratteristica principale, quello che rende davvero speciale questo vino.
La grande lunghezza al palato è di perfetta precisione aromatica e si compone d’immediata morbidezza, stimolata da lieve sapidità e da una linea acida ben bilanciata. In fase di chiusura vibra di un sottile amarognolo con ricordi di fiori di garofano e spezie.
Riconoscimenti
Scorza di pompelmo e mandarino, cedro, arancia e mela limoncella, ananas sciroppato, mela golden, marzapane, frutta cotta e cannella, vaniglia, gelsomino, fiori di acacia, rosa gialla, albicocca in confettura, uva passa.
Abbinamenti:
Crostate, pasticceria secca, bignè, torte di ricotta, torta di mele con crema alla vaniglia e formaggi erborinati come Stilton, Roquefort e Blu del Monviso.
Consigli per il servizio
Temperatura di degustazione: 10 –12°C in piccoli calici da vino dolce
Abbiamo scelto di produrre Malvasia per mantenere viva la tradizione di questo nobile vigneto, presente nelle colline della Fattoria del Monticino Rosso dal secolo scorso. Ma la nostra non è soltanto una motivazione sentimentale, visto che abbiamo constatato che le sue spiccate doti aromatiche si esaltano con i particolari terreni dei nostri colli, ricchi di minerali e calcare.
I grappoli appena vendemmiati vengono portati subito in cantina, nella zona adibita alla ricezione delle uve, dove tramite una spremitura soffice, con l’aiuto di una moderna pressa sottovuoto che lavora in assenza di ossigeno, si ottiene il mosto fiore.
È stata scelta questa singolare tecnica di separazione del mosto fiore dalle bucce con l’aiuto del sottovuoto, per ridurre al minimo lo stress meccanico causato al chicco durante la spremitura. Normalmente il mosto viene separato dall’acino con un’azione meccanica attraverso lo schiacciamento dell’uva. Con l’ausilio di questa moderna macchina invece, il mosto fiore viene separato dal chicco, lasciando integra la buccia dell’acino, per effetto del sottovuoto.
Un altro aspetto fondamentale è che tutto questo processo di estrazione lo facciamo in assenza di ossigeno. Questa situazione è importantissima, perché con un sistema totalmente naturale impediamo ogni inizio di ossidazione del nostro mosto fiore.
Finito questo cruciale ciclo di lavorazione, detto pressatura soffice, portiamo il mosto fiore ad una temperatura controllata di circa 5 C°, per favorire e accelerare la separazione naturale delle parti solide pesanti presenti nel mosto: nell’arco di qualche ora il mosto diventa limpido per decantazione. Al termine della decantazione, andiamo ad effettuare il primo travaso, per poi passare alla fase di fermentazione alcolica in barrique di rovere francese, dove affina per ben due anni, a cui seguono otto mesi in bottiglia.
IMMAGINI DI MALVASIA
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